Primi nei motori di ricerca. Bufala o realtà?

Seo
Comparire per primi nei motori di ricerca, non è, come può sembrare, un obbiettivo che si può raggiungere velocemente e soprattutto in maniera sicura a priori. Spesso, invece, ci troviamo di fronte a chi afferma con certezza il contrario.
Discorso a parte per chi invece include clausole contrattuali a garanzia del raggiungimento degli obbiettivi, esonerando nel caso il cliente dal pagare il dovuto pattuito.

Tanto per cominciare la frase "Essere primi nei motori di ricerca" non ha nessun senso, se non accompagnata dall'indicazione delle parole chiave di riferimento.
La search engine results page (abbreviata in SERP), che vuol dire "pagina dei risultati del motore di ricerca", va considerata sempre in relazione ad una determinata frase di ricerca, ovviamente.

Diffidate quindi di chi vi assicura il primo posto sui motori, e vi propone contratti senza indicare per quali parole chiave!.
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In secondo luogo, comparire nelle prime tre o quattro pagine delle Serp può già essere considerato un buon successo.
Questo perchè, a parte le prime tre o 4 posizioni, dalla metà della prima fino alla terza pagina (più o meno) delle Serp, la media dei click sui risultati è abbastanza omogenea.

Sedicenti Seo senza scrupoli spesso illudono il cliente, che in genere poco capisce di questi argomenti, con queste e altre mezze verità dette in maniera da indurre il cliente a firmare il contratto lì per lì.

A conferma di ciò che avevo paventato, in una consulenza a posteriori in un caso come questo, sono una serie di tecniche da vero e proprio Black Hat SEO.

  1. Inserimento di parole chiave non inerenti il sito, o cmq parole chiave evidentemente forzate, e tutte raddoppiate facendo uso di caratteri maiuscoli e minuscoli (inutile).
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    2 Realizzazione di innumerevoli pagine (landing pages) ognuna in una sottocartella con lo stesso nome della pagina, completamente bianche piene di link ad ognuna delle altre pagine.
  2. Uso di Redirect in Java Script nelle landing pages (Cloaking).
Senza parlare della sintassi non corretta utilizzata, per esempio link senza title, e del fatto che non è stato fatto nessun cambiamento al sito preesistente se non l'aggiunta dei link alle landing pages alla fine della home.
Quelle elencate sono tutte pratiche considerate SPAM, e alla lunga penalizzate da Google e gli altri motori, come chiaramente riportato nelle istruzioni per i webmaster.
Con questi sistemi generalmente si hanno buoni risultati nel breve periodo, ma sul lungo periodo penalizzazioni se non addirittura banning da parte dei motori.
Utilizzando invece i giusti concetti, rispettando le regole ed il buon senso, applicando concetti e metodi appresi con l'esperienza, si ottengono i migliori risultati dopo più tempo ma i benefici dureranno più a lungo.
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