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Test trackback to Agriturismo Montepaolo
http://www.montepaolo.it/lang/it/2011/05/06/parlano-di-noi/
Google acquisisce AdMobile
Google ha acquisito una delle piu sviluppate piattaforme di advertising on Mobile: AdMob.
Adesso inizierà il lavoro di integrazione della piattaforma AdMob con quella di Google.
Le inserzioni pubblicitarie specifiche per i dispositivi mobili, vengono utilizzate oltre che nei siti appositamente formattati, in molte applicazioni per SmartPhone.
Maggiori info nel Blog ufficiale di Google
Web 2.0 ed evoluzione
In realtà il termine Web 2.0 in se non mi piace molto, perché secondo me esprime concetti che vanno ben al di là del WEB.
Wikipedia la definisce così:
“Il Web 2.0 è un termine utilizzato per indicare genericamente uno stato di evoluzione di Internet (e in particolare del World Wide Web), rispetto alla condizione precedente. Si tende ad indicare come Web 2.0 l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente”
e poi:
“Da un punto di vista strettamente tecnologico, il Web 2.0 è del tutto equivalente al Web 1.0, in quanto l’infrastruttura di rete continua ad essere costituita da TCP/IP e HTTP e l’ipertesto è ancora il concetto base delle relazioni tra i contenuti. La differenza, più che altro, sta nell’approccio con il quale gli utenti si rivolgono al Web, che passa fondamentalmente dalla semplice consultazione (seppure supportata da efficienti strumenti di ricerca, selezione e aggregazione) alla possibilità di contribuire popolando e alimentando il Web con propri contenuti.”
Questo é fondamentalmente tutto vero.
Ma, a mio parere, è una definizione superficiale. Infatti ormai il web sta diventando sempre più marginale da un punto di vista concettuale, lontano dalle nostre attenzioni.
Mi spiego meglio: Internet è sempre più vicina alla mente e tende alla coscienza, avvicinando sempre di più tra loro le coscienze delle persone. Sempre più presente nella vita quotidiana, sempre più necessaria per lavoro… sempre più intima…
Agli albori di internet decidevi di dedicare una mezz’ora, quando si aveva un p’ di tempo libero, alla navigazione, così per divagare o per approfondire qualcosa. O addirittura ci si ritagliava un po di tempo la domenica mattina. Col tempo internet si è espansa, ci fagocita sempre più. Oggi internet ci “perseguita” anche sul telefonino più economico.
L’attenzione, oggi, più che focalizzarsi su internet, lo fa sui rapporti interpersonali delle persone tra loro. Grazie ai social network.
Oggi spesso, mentre si fa altro, si può dare una sbirciatina a facebook, o si può appuntare una considerazione, una sensazione o uno stato d’animo su twitter, e comunicarlo in tempo reale agli altri.
Basti pensare a quanto siano importanti i social network per i SEO e per il posizionamento sui motori. Anche google sta iniziando se non a spostare, ad integrare la ricerca sui social media con la ricerca tradizionale. Tutto ciò significa pubblicità relativamente più economica, accessibile e mirata, e su una varietà infinita di siti, e quindi anche sul telefonino. Ecco perchè una gran quantità del mercato perso dai tradizionali mezzi comunicazione, nel campo degli investimenti pubblicitari, lo sta guadagnando la pubblicità on-line. Negli USA quest’anno è atteso addirittura il sorpasso.
Se a tutto questo aggiungiamo il concetto del'”intimità”, apportato dal telefonino e dal rapporto che abbiamo con esso grazie ai social network, si può ben immaginare l’importanza che l’on-line ha assunto e assumerà nel futuro, per la società umana.
Per fare un esempio, oggi non si propone più solo il sito ad una azienda, ma anche un profilo su ogni network sociale, una precisa impronta di “carattere”, campagne pubblicitarie “virali”, un’ attività continua e giornaliera di pubblicazione di “tweet” e post su blog e facebook. In due parole: una ben precisa identità e “coscienza”, in un certo senso, all’azienda.
I contenuti, le informazioni, stanno assumendo molta piu importanza del “sito” in sé, in quanto non risiedono più sul sito, ma devono diffondersi il più possibile. Oserei quasi dire che stiamo parlando della vera globalizzazione.
Quasi sempre, infatti, con la parola globalizzazione ci si riferisce alla sua accezione economica. Si tralascia invece quella più “tecnologica” e sociale, che ,tra l’altro e come dicevo, si fondono sempre di più. Da qui non è lontano il momento in cui saremo biologicamente interfacciati col telefonino ed in genere con hardware e software.
Le tecnologie gia ci sono, ci vuole solo un po di tempo affinche si sviluppino definitivamente.
Basta cercare un po in rete per farsi un’idea:
In somma più che come evoluzione del web, io vedo il “web 2.0” come l’alba di un salto evolutivo dell’umanità.
Presto ci troveremo a dover scegliere tra la pillola rossa e quella blu.
Pubblicate on line le “Linee guida per i siti web della PA”
Sul sito del “Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione” sono state pubblicate le “Linee guida per i siti web della PA” in una versione preliminare.
Inoltre è possibile partecipare, attraverso un forum di discussione dedicato, ad una consultazione pubblica telematica della durata di due mesi per coinvolgere i vari stakeholder al fine di proporre suggerimenti e indicazioni, che saranno utili per una revisione del documento.
Vpn con Mac os x in tre passi.
Una Virtual Private Network o VPN è una rete privata instaurata tra soggetti che utilizzano un sistema di trasmissione pubblico e condiviso come per esempio Internet. [Wikipedia]
In parole povere grazie ad una vpn da casa ci si può collegare alla rete lan dell’azienda (per esempio) come se si fosse effettivamente in ufficio.
O viceversa.
Per instaurare un collegamento vpn tra due pc, c’è bisogno di una macchina che faccia da server, o meglio, che su di una macchina all’interno della lan alla quale ci si vuole collegare, giri un demone server, e su quella che è all’esterno sia lanciato il client.
Mac os x, non permette di configurare con strumenti visuali user friendly il server, sebbene esso sia presente (/usr/sbin/vpnd); al contrario vi è la possibilità di configurare molto facilmente il client.
Vediamo cosa fare per configurare manualmente il server in tre semplici passi.
Primo passo
Prima di tutto cambiamo al file /etc/hostconfig la riga seguente: VPNSERVERS=-NO- con VPNSERVERS=-YES-, oppure aggiungiamola.
Dopodichè creiamo il file /Library/Preferences/SystemConfiguration/com.apple.RemoteAccessServers.plist, con questo contenuto:
<dict>
<key>Servers</key>
<dict>
<key> VPNname </key>
<dict>
<key>Interface</key>
<dict>
<key>Type</key>
<string>PPP</string>
<key>SubType</key>
<string>PPTP</string>
</dict>
<key>Addresses</key>
<array>
<string>192.168.0.7</string>
</array>
<key>IPv4</key>
<dict>
<key>DestAddresses</key>
<array>
<string>192.168.0.200</string>
<string>192.168.0.201</string>
<string>192.168.0.202</string>
<string>192.168.0.203</string>
</array>
</dict>
<key>PPP</key>
<dict>
<key>CCPEnabled</key>
<integer>1</integer>
<key>CCPProtocols</key>
<array>
<string>MPPE</string>
</array>
<key>MPPEKeySize40</key>
<integer>40</integer>
<key>AuthenticatorProtocol</key>
<array>
<string>MSCHAP2</string>
</array>
</dict>
<key>AuthenticatorEAPPlugins</key>
<array>
</array>
<key>Server</key>
<dict>
<key>VerboseLogging</key>
<integer>100</integer>
</dict>
</dict>
</dict>
</dict>
Questo è il file per la configurazione del server.
Potete personalizzare, ovviamente il nome della vpn, l’indirizzo IP di ascolto (Addresses) dove va indicato l’IP della macchina server, o, meglio, quello pubblico del router (WAN IP), in quanto presumo vorrete collegarvi da fuori alla LAN, si puo anche mettere un array con piu indirizzi ip.
Secondo passo
Bisogna creare il file /etc/ppp/chap-secrets che conterrà le user e password per l’autenticazione con CHAP (Challenge Handshake Authentication Protocol):
# Secret for authentication using CHAP
# client server secret IP addresses
vpn * vpn *
Ovviamente potete cambiare lo user e la password a vostro piacere.
Cambiate anche i permessi in 600 col comandosudo chmod 600 /etc/ppp/chap-secrets
Terzo Passo
Assicuratevi di aprire le porte 1723 e 47 sul Router, e di controllare che non sia impostato il DMZ. Generalmente queste operazioni si effettuano impostando il virtual servers o altrimenti chiamato port forwarding a seconda dei router, e lasciando vuota la casella dell’indirizzo del DMZ, ovviamente il tutto frugando tra le impostazioni del vostro router.
Alla fine possiamo lanciare il server.
se vogliamo che stampi a video le stringhe di log possiamo lanciare vpnd -dxi VPNname, altrimenti basta vpnd -i VPNname
Avvertenze
Per quanto mi sembra aver capito, con questa configurazione si utilizza un metodo di atenticazione (CHAP) poco sicuro, o addirittura in chiaro. (approfondirò..)
Normalmente il modo piu sicuro per attivare una vpn è quello di attivarla all’interno di un tunnel ssh.
Il procedimento descritto in questo post, non è l’unico procedimento, né tantomeno il più sicuro.
Ringrazio Guybrush, per approfondimenti date uno sguardo a questo thread